di Pierpaolo Loi
L’accelerazione data da papa Francesco alla beatificazione di Mons. Oscar Arnulfo Romero è giunta al termine con l’autorizzazione il 3 febbraio 2015 della promulgazione del decreto di beatificazione di Romero (sono passati ventidue anni dall’inizio della causa). Nell’intervista su Avvenire (mercoledì 4 febbraio), il postulatore mons. Paglia, alla domanda sulla causa di tale ritardo, risponde: “La figura del vescovo Romero divenne da subito oggetto di strumentalizzazioni politiche. Una simile situazione comportò pertanto la necessità di esaminare contestualmente la condotta e soprattutto gli scritti di Romero per arrivare alla verità storica della sua azione nella difficile e controversa situazione salvadoregna del suo tempo. Il percorso, quindi, è stato segnato da soste, sospensioni e altre misure dilatorie”. È stato appurato, dunque definitivamente, che Mons. Romero non è stato ucciso per una sua appartenenza politica, ma per la sua evangelica opzione preferenziale per i poveri. Mons. Romero è martire perché ucciso “in odium fidei”. Continua a leggere